Mc Donald's: scongiurati 95 licenziamenti

L’accordo è stato sottoscritto lo scorso 23 ottobre: quando la lotta paga

Il 23 ottobre è stato sottoscritto l’accordo tra la direzione di Mc Donald’s e le organizzazioni sindacali milanesi che ha scongiurato i licenziamenti annunciati dall’azienda sul territorio meneghino.
Per valutare l’accordo occorre fare un po’ di storia:

  • Nel marzo 2012 Mc Donald’s aveva deciso di rescindere i contratti di appalto delle pulizie e attribuire ai propri dipendenti tali incombenze. Questo avrebbe significato un aumento del carico di lavoro non retribuito dei dipendenti e il licenziamento dei lavoratori delle cooperative che svolgevano tale attività. La decisa opposizione dei sindacati milanesi ha stoppato questa iniziativa.
  • Il 15 settembre l’azienda ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che avrebbe interessato 95 dei 157 dipendenti con orari dalle 30 alle 40 ore settimanali. Dopo 14 giorni di mobilitazione che ha coinvolto la stragrande maggioranza dei lavoratori (vedi sito www.filcamsmilano.it) la procedura di licenziamento è stata ritirata.

L’accordo sperimentale avrà durata di 6 mesi a partire dal 1 novembre e scadrà il 30 aprile 2013, e prevede:

  1. possibilità del personale part-time, con orari superiori a 30 ore, di passare volontariamente a full-time (40 ore);
  2. introduzione per il personale full-time (ad eccezione delle lavoratrici con figli di età inferiori a 3 anni) di una turnazione che prevede 3 settimane di orario spezzato (con 14 ore di riposo tra un turno e l’altro) su 6 giorni e 1 settimana di turno continuato su 5 giorni e 2 giorni continuativi di riposo. Il turno spezzato non viene introdotto per il personale che inizia i turni dopo le 21.00;
  3. ai lavoratori, nelle giornate in cui effettueranno l’orario spezzato, verrà riconosciuto il pasto in entrambe le fasce dello ‘spezzato’;
  4.  il personale che effettuerà lo ‘spezzato’ avrà diritto al pasto in entrambe le fasce dello spezzato e vedrà riconosciuto il disagio con una corresponsione di euro 3,5 al giorno (intorno ai 70 euro al mese, a seconda delle giornate lavorate);
  5.  i trasferimenti conseguenti alla riorganizzazione privilegeranno prima la volontarietà, poi la vicinanza casa-lavoro e vedranno un ruolo attivo delle Rsa in caso di problematiche particolari.


L’accordo prevede incontri di verifiche sull’applicazione. A partire dal 1 aprile 2013 le parti si incontreranno per valutare l’esito della sperimentazione. Il giudizio della Filcams, come quello lavoratori che lo hanno approvato quasi all’unanimità nelle assemblee, è positivo:

  1. i 65 lavoratori del ristorante di Milano Galleria chiuso il 16 ottobre sono stati tutti ricollocati;
  2. si prospettavano 95 licenziamenti e invece abbiamo ottenuto la possibilità volontaria di passare da part-time a full-time per circa 80 di lavoratori;
  3. il disagio dovuto ad una diversa organizzazione dell’orario per i lavoratori full-time viene riconosciuto, contrariamente a quanto avviene in tante aziende del commercio e del turismo. Se la sperimentazione dovesse andare a buon fine i lavoratori coinvolti potrebbero contare su un incremento retributivo che, su base annuale, vale una mensilità aggiuntiva;
  4. viene riconosciuto un ruolo alle Rsa nell’organizzazione del lavoro e le organizzazioni sindacali hanno concordato e sperimentato un processo di democratico di validazione dell’accordo.

Insomma, un risultato positivo frutto del forte radicamento della Filcams trai lavoratori di Mc Donald’s e della capacità dei delegati Filcams di essere punto di riferimento e di orientamento per tutti i lavoratori.

Giorgio Ortolani
Segretario FILCAMS-CGIL Milano


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