Valorizzare le differenze, rafforzare l'unità

Lavoro Società sul Congresso: dal documento nazionale del 18 aprile 2014

“Lavoro Società è un’area storicamente consapevole del valore dell’unità dell’organizzazione e della fase politica che, coerentemente con le scelte assunte nei precedenti congressi - compreso l’ultimo, che ha visto due documenti contrapposti - ha scelto di condividere e promuovere l’attuale percorso unitario congressuale, portando il suo contributo di merito all’elaborazione e alla stesura del documento, con le sue 11 azioni, e del piano del lavoro, che rimane l’asse strategico dell’azione vertenziale e contrattuale della CGIL nei prossimi anni.
Abbiamo contemporaneamente apportato al dibattito l’arricchimento di alcuni emendamenti di merito sindacale sulle pensioni, che hanno ricevuto un ampio consenso nel confronto congressuale di base. Ci interessa che questo consenso venga riconosciuto e valorizzato in termini politici come abbiamo sempre sostenuto, divenendo patrimonio dell’intera CGIL.]
Lavoro Società si è sempre distinta sul merito, dando alle proprie idee e diversità dignità di battaglie di principio e di contenuto sindacale. E’ un collettivo, un’area di sinistra sindacale confederale, non sempre adeguatamente riconosciuta, che ha portato il suo contributo di idee e di proposte, mai con una cultura minoritaria ma con forte senso unitario, di appartenenza all’organizzazione, talvolta determinante per mantenere la dialettica interna e rinnovare la natura plurale e democratica della CGIL nell’interesse generale.
In considerazione di questa nostra storia e di questa nostra identità, ci sentiamo impegnati a concludere unitariamente il congresso nazionale.(...)
Un passaggio difficile questo, perché chiude una fase della nostra esperienza e ne apre un’altra nella quale la nostra storia di area possa trovare collettivamente, dopo il congresso, prospettiva e rilancio nei termini politici e organizzativi che insieme dovremo individuare e condividere, superando i limiti riscontrati del nostro agire di questi anni e operando il necessario rinnovamento nella continuità della nostra storia collettiva di sinistra sindacale in CGIL”.


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