SYRIZA e Podemos che robe sono? - di Pericle Frosetti

Due saggi per capire la sinistra in Grecia e Spagna

Matteo Pucciarelli e Giacomo Russo Spena, giovani giornalisti, hanno scritto, un dietro l’altro, due agili saggi, dedicati rispettivamente a SYRYZA (la coalizione della sinistra greca) che ha vinto le recenti elezioni e che governa la Grecia e a Podemos, la nuova forza politica spagnola che sta diventando un punto di riferimento per una parte della piccola galassia alternativa italiana. Russo Spena ha alle spalle un libro dedicato alla destra berlusconiana, mentre Pucciarelli ha all’attivo anche un saggio sul Movimento 5 stelle. Di Pucciarelli ci piace ricordare (e forse è anche motivo della scelta di recensire i suoi due saggi) l’opera di esordio: Gli ultimi mohicani, una storia di Democrazia proletaria, il primo e unico saggio nella storia dell’editoria italiana (prima di Spine rosse di Paolo Andruccioli) che racconti anche l’esperienza dei quadri sindacali di fabbrica e di luogo di lavoro che dettero vita a Democrazia consiliare, esperienza da cui proviene, per il tramite del movimento dei consigli autoconvocati, pressoché tutta la vecchia guardia di Lavoro Società.
I libri scritti dai giornalisti sono opere divulgative con il pregio dell’immediatezza e sovente con un deficit di approfondimento. Anche i due saggi di Pucciarelli e Russo Spena non sfuggono in parte a questa sorte. Tuttavia, la classe non è acqua e se un lettore non pretende quel che non può avere (cioè il saggio condensato di economia, storia, sociologia e antropologia culturale che potrebbe esigere da un politologo o da uno storico di professione) si ritroverà a leggere due testi agili, ben informati, caratterizzati da rispetto rigoroso delle fonti e della cronologia dei fatti e una descrizione onesta e veritiera dei due movimenti. Scritti, il che non guasta, in modo piacevole e avvincente. Quando si legge “bene”, si legge volentieri…
Il libro su SYRYZA (Tsipras chi?, prefazione di Valeria Parrella) racconta la genesi del partito greco e le biografie del suo gruppo dirigente, ricostruendone gli elementi di continuità e rottura con l’esperienza dei due partiti comunisti greci e con quella che fu la sinistra rivoluzionaria greca e l’impatto che il Forum sociale europeo e mondiale ha avuto nella formazione della nuova classe dirigente della sinistra greca.
Il libro sulla Spagna (Podemos, prefazione di Moni Ovadia) racconta anch’esso una gestazione e un parto con caratteristiche finora uniche nel panorama della sinistra europea, quello che più deve, dal punto di vista culturale, con le teorizzazioni del movimento dei movimenti e con il superamento della centralità del lavoro. Un parte del saggio è dedicata a illustrare, al di là delle simiglianze, la profonda differenza tra il fenomeno 5 stelle italico e l’esperienza spagnola di Podemos.
Gli autori sono italiani, scrivono per lettori italiani, che presuppongo appartenere a quello che la giornalista Frida Nacinovich ha definito recentemente, proprio su “Reds”, lo “zoccoletto duro della sinistra”: offre quindi anche riferimenti e chiavi di lettura che rimandano all’esperienza della sinistra italiana, che pure è presente con i suoi teorici ortodossi ed eterodossi nella formazione dei dirigenti greci e spagnoli, così come sottolinea con una qualche soddisfazione (e a consolazione dello sfacelo attuale) anche le relazioni personali nate tra greci, spagnoli e italiani nella fase alta di sviluppo del movimento altermondialista.
Una considerazione finale: due saggi sulla sinistra in Europa da cui è assente il movimento operaio organizzato. Non certo per omissione o volontà censoria degli autori.

Matteo Pucciarelli, Giacomo Russo Spena, Tsipras chi?, Il leader greco che vuole rifare l’Europa, Alegre 2015;
Matteo Puccirelli, Giacomo Russo Spena, Podemos, la sinistra spagnola oltre la sinistra, Alegre, 2015


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