Pd, tessere sotto l'albero - di Frida Nacinovich

Lo spirito natalizio scarseggia, come i soldi nelle tasche? Coraggio Italia! Mimetizzati fra i mercatini di Natale, del resto i colori sono quelli - il verde, il rosso, il bianco - fanno capolino i gazebo del Pd. Matteo Renzi e il suo gruppo dirigente cercano di arginare l’emorragia di iscritti al Partitone tricolore. Perché va bene il partito leggero, ma non esageriamo: c’è il rischio che voli via come un palloncino spinto dal vento. Così arriva l’idea regalo per chi non sa cosa mettere sotto l’albero.

Accanto al bue e all’asinello, potrebbe trovare spazio una bella tessera del Pd. Costa come il cenone di San Silvestro ma durerà per l’intero 2016. Anche se questa volta compreso del pezzo dell’iscrizione al partito non ci sarà lo sconto per visitare l’Expo, che ha chiuso i battenti il 31 ottobre. Pazienza. Il popolo dem sembra averla pesa bene.

Addirittura ad Ercolano, dove si è presentata Maria Elena Boschi, si è rischiato il dramma. Nella calca, un signore di novantaquattro anni è caduto e si è ferito alla testa. La stessa Boschi si è poi avvicinata per aiutarlo, prima che arrivasse l’ambulanza per portare l’anziano militante all’ospedale, il tutto in un trionfo di foto e filmini. Questo è lo spirito del Natale. Anche la sinistra del partito si fa vedere ai gazebo, Matteo Orfini si avventura nelle fredde periferie romane,

Gianni Cuperlo discute e regala sorrisi a militanti vecchi e nuovi, mentre Pierluigi Bersani risponde alla domanda delle cento pistole: “Il Pd è ancora di sinistra? Boh, penso di sì”. Anche se non fosse vero, si sa, a Natale siamo tutti più buoni. Renzi torna a Rignano sull’Arno per salutare il babbo Tiziano e piazzare anche lui qualche tessera. Ma chi l’ha detto che non ha a cuore le sorti del partito?


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