La "Fight for 15"! - di di Peter Olney e Rand Wilson

Un grande movimento e i piccoli passi in avanti (che riguardano milioni di lavoratori…)

Dopo le convention repubblicana e democratica per le nomine dei candidati alla presidenza, una convention di altro genere si è svolta a Richmond, in Virginia.

Questo consesso di attivisti e lavoratori di tutte le parti del Paese era il congresso della “Fight for $15” (letteralmente “Lotta per i 15 dollari”). La riunione ha evidenziato i collegamenti tra il salario minimo orario rivendicato dalla Fight for 15$, l’uguaglianza economica e il raggiungimento di una giustizia razziale.

L’aver scelto quella che fu la capitale della Confederazione (Richmond è stata la capitale sudista durante la guerra di secessione americana, ndr) non è stato casuale e l’evento si è concluso con una una marcia fino al monumento a Robert Lee, simbolo della cosiddetta supremazia razziale.

Questa riunione ha rappresentato un altro passo importante della lotta per il salario minimo orario di 15 dollari.
Nel 1938 il salario minimo negli Stati della Federazione fu fissato a 0,25 dollari l’ora. Con il passare degli anni il salario è aumentato fino a 7,25 dollari l’ora, che non garantisce comunque un livello di vita adeguato in nessuna parte degli Stati Uniti.
Gli Stati e i Comuni sono liberi di innalzare i minimali e così hanno fatto quelle città e quegli Stati ove vi è una forte presenza sindacale e di politiche progressiste.

Il salario minimo del Massachusetts è di 10 dollari e in Michigan è di 8,50.

La città di San Francisco ha un salario minimo di 13 dollari. Gli Stati della vecchia Confederazione sono quelli che hanno i salari più bassi e hanno resistito agli sforzi dei comuni per innalzarli. Birmingham, in Alabama, ha recentemente aumentato il suo minimale a 10,10 dollari l’ora e lo stesso aumento era stato negato in precedenza dalla legislatura dello Stato, governato dai bianchi Repubblicani.

Sia la California sia New York hanno recentemente aumentato i loro minimi a 15 dollari l’ora, che verranno raggiunti gradualmente in California nei prossimi 7 anni fino al 2023 e nella grande città di New York entro il 2021, mentre nel resto dello Stato dopo il 2021.

Sebbene questi minimi rappresentino ancora un’entrata esigua per le famiglie della classe operaia in lotta, il cambiamento di tali minimi e il loro riconoscimento sociale sono in una fase di rapida crescita e di sviluppo sorprendente e rapido.


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