Botti di Capodanno - di Frida Nacinovich

Sono sempre loro. Anche ben vestiti, profumati, freschi di barbiere e con un seggio da parlamentare, scivolano invariabilmente nel momento meno opportuno. Adorano le armi da fuoco, si sa, e difendono sempre e comunque gli Stati Uniti d’America, patria del libero sparo in libero paese. Ora che sono al governo hanno provato anche a scimmiottare gli Usa, liberalizzando la vendita delle armi, anche se solo per gli appartenenti alle forze dell’ordine. Ma certo, a memoria, nessun deputato del congresso o senatore a stelle e strisce era mai stato coinvolto nella disavventura in cui è incappato il Fratello d’Italia Emanuele Pozzolo, che si è portato dietro una pistola alla festa di Capodanno dove era invitato anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Il quale, visto quello che è successo, ha dato voce al pensiero di chiunque abbia un grammo di sale in zucca: “Sono allibito. Non avrei mai immaginato venisse armato”.

Invece Pozzolo si sentiva l’ispettore Callaghan, durante i festeggiamenti ha tirato fuori la pistola - lui sostiene per farla vedere ai presenti - e a quel punto è partito un colpo, che ha ferito il genero di un agente di scorta di Delmastro. Fra botti di Capodanno, che continuano invariabilmente a mutilare giovani e meno giovani e terrorizzare incolpevoli animali, e la passione mai sopita per le armi dei nipoti del Msi di Almirante, il 2024 si è aperto in modo scoppiettante per il governo e per una premier bloccata a letto per un malanno, inseguita da un eterno presente vecchio di mezzo secolo.

I lupi perdono il pelo, non il vizio. Provano a darsi un contegno istituzionale, si accreditano come principale, responsabile forza di governo. Ma alla fine il contenuto esonda dal contenitore: le figure barbine fatte in serie da esponenti del governo, parlamentari e politici locali, fino ad arrivare alla seconda carica dello Stato, sono lì a dimostrare la bassa, bassissima statura della peculiare destra italiana, sia essa di lotta o di governo, che ora potrà annoverare nell’album di famiglia che la storia Emanuele Pozzolo detto Manny, pistolero no vax che di sé dice: “Sono un anarchico conservatore”.