Viva Cuba, viva la Rivoluzione cubana! - di Andrea Paolieri

Il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Diaz-Canel, durante la sua visita in Europa e in Italia, ha voluto incontrare i cubani e le cubane residenti in Italia, e tutte le forze politiche e associative vicine a Cuba.

In una sala dell’Hotel Ergife a Roma, martedì 20 giugno, centinaia di persone hanno risposto alla chiamata per manifestare ancora una volta il loro sostegno alla Rivoluzione cubana.

Un altro segno della vicinanza del Capo dello Stato di Cuba con i cubani e le cubane che vivono lontano dalla loro bellissima isola, e con chi è vicino a loro, sostenendo la Rivoluzione, aiutando con solidarietà attiva e con azioni politiche.

Il popolo italiano ha un debito di gratitudine con Cuba ed il suo personale sanitario che, inquadrato nel contingente “Henry Reeve”, ha prestato servizio in Lombardia e Piemonte nel periodo più duro della lotta al Covid-19, lasciando un grato e affettuoso ricordo in chi li ha conosciuti. I medici cubani sono stati i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene.

Dal gennaio di quest’anno altre decine di medici e paramedici cubani sono arrivati in Calabria, in soccorso al disastrato sistema sanitario pubblico locale e sono largamente apprezzati dai pazienti e dai colleghi italiani.

Il governo rivoluzionario di Cuba ha sempre aiutato con disinteresse gli altri popoli, ricevendo in cambio da molti governi, fra i quali quello italiano, un trattamento discriminatorio nei rapporti commerciali e negli organismi internazionali.

Pur votando ripetutamente all’ONU contro la prosecuzione del blocco economico verso Cuba, esercitato dagli USA fin dal 1960, i governi italiani di centrosinistra e centrodestra si sono sempre allineati nei fatti al diktat statunitense, guardandosi bene da intraprendere le misure commerciali che potrebbero assestare un duro colpo all’isolamento voluto dagli USA.

Nel suo intervento il Presidente Diaz-Canel ha sottolineato ancora una volta la missione di Cuba socialista, ricordandoci l’enorme impegno di solidarietà internazionalista nel combattere la pandemia da Covid-19 (con l’aiuto datoci dalle brigate internazionali cubane in piena emergenza) nonostante la morsa del “Bloqueo” statunitense.

Ha esortato tutti noi a continuare nella costruzione di un modello più giusto, che punti alla pace e all’aiuto tra i popoli, del quale Cuba incarna l’essenza rivoluzionaria.

Per noi oggi diventa più che mai essenziale raccogliere questo invito, nel momento in cui l’imperialismo occidentale ci trascina in guerra, massacra giorno dopo giorno lavoratori, giovani, studenti, precarizzando sempre più la vita di tutti coloro che subiscono questa crisi. L’unica strada è cambiare rotta è inseguire un orizzonte rivoluzionario, sulle orme di Cuba e dell’America Latina.


Diaz-Canel in visita in Italia

Il 19 giugno il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel è arrivato in Italia, con un’intensa agenda che prevedeva l’incontro con papa Francesco, in quanto capo dello Stato del Vaticano e l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il Presidente Diaz-Canel ha effettuato una visita nei Paesi europei nell’ambito della quale ha partecipato come presidente del G77 più Cina al “Summit for a new Global Financing Pact”, che si è svolto a Parigi tra il 22 e il 23 giugno.

La visita del Presidente cubano è stata, di fatto, passata sotto silenzio sulle fonti di informazione, che però non possono occultare i legami storici tra il popolo italiano e il popolo cubano, né annullare o sminuire la simpatia di cui la causa della libertà e della indipendenza sul popolo di Cuba, ha goduto, gode e godrà in Italia. Né potrà essere intaccato l’esempio che Cuba socialista rappresenta per tutti i militanti del movimento operaio in Italia e nel mondo!

A.M.