Unicoop, difendere la rappresentanza per valorizzare il lavoro

Sono utili alcune considerazioni sull’importanza degli integrativi aziendali ed in particolare di quelli nel settore della Distribuzione cooperativa. Nel dicembre 2011 è stato rinnovato unitariamente il contratto nazionale della distribuzione cooperativa, dopo una lunga trattativa e, soprattutto, dopo l’esclusione della Filcams-Cgil dal rinnovo del contratto del commercio privato.
Questa contestualizzazione è doverosa per cogliere sia l’importanza dell’accordo sul contratto della cooperazione sia, di conseguenza, l’importanza degli integrativi di secondo livello da rinnovare conseguentemente al nuovo contratto nazionale.
La Rsu Unicoop di Firenze ha presentato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo dell’integrativo aziendale nel 2009 ed ora, dopo lunghi confronti e trattative sospese, è giunta nella fase decisiva che può dare le condizioni per siglare l’intesa; oppure si verificherà la stessa condizione di altri integrativi del mondo Coop che non hanno trovato l’accordo, dopo il rinnovo del contratto nazionale.
Ci troviamo quindi, nel panorama della Distribuzione cooperativa in presenza del nuovo Ccnl, ma in assenza di rinnovi aziendali. L’impegno della Rsu, anche in qualità di delegati Filcams-Cgil, è orientato e proteso a riaprire e concludere l’integrativo. Il rinnovato riconoscimento del ruolo negoziale delle Rsu di punto vendita, il mantenimento di livelli di buona occupazione, la centralità del contratto di lavoro a tempo indeterminato e soprattutto l’obiettivo del consolidamento dell’orario fino al raggiungimento del full-time sono elementi distintivi.
Elemento trasversale, invece, è la volontà di coniugare i diritti dei lavoratori già presenti con i nuovi, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro data l’alta percentuale di presenza femminile nei luoghi di lavoro in questione.
Per ultima, ma non per importanza, si segnala la sfida da proporre ad Unicoop Firenze al fine di dimostrare che insieme si riesce a combattere la crisi, senza rinunciare al mantenimento delle tutele dei lavoratori, ma anzi coinvolgendoli attraverso la partecipazione, per valorizzarne il contributo: in altre parole, si può ‘fare impresa’ rispettando il valore del lavoro, con il riconoscimento del valore aggiunto dei lavoratori.
Pensiamo, e ne siamo fermamente convinti che, rinnovando il secondo livello di contrattazione, ci sarà la possibilità, ancora una volta, di essere presenti tra gli iscritti e i colleghi di lavoro attraverso le elezioni delle Rsu aziendali con uno strumento in più: per essere in grado di difendere i diritti acquisiti ed avere la pretesa di estenderli anche a beneficio dei futuri lavoratori.

Sandra Salvadori
Esecutivo Rsu Unicoop,
segreteria provinciale Filcams di Firenze


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