Unicoop Firenze: sì all'ipotesi di accordo sul contratto integrativo

Nel contesto attuale di crisi, con un crescente calo del potere di acquisto dei salari, con le disdette degli accordi di secondo livello sia nel commercio privato sia nella distribuzione cooperativa, in data 5 settembre 2012 è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo di Unicoop Firenze.
Le unità produttive sono 108, dislocate su 7 provincie della Toscana; 7500 dipendenti a tempo indeterminato; 3 centri distribuzione merci; 2 sedi per gli uffici, 51 punti vendita tra Incoop tradizionali e superette, 38 supermercati e 14 centri commerciali.
Si tratta di un’ipotesi di accordo rivolta a tanti lavoratori ed a varie tipologie di vendita.Nel mese di ottobre 2012 sono iniziate le assemblee unitarie per sottoporre al giudizio dei lavoratori l’intesa raggiunta. Voto certificato o referendum i due criteri possibili per svolgere la consultazione nelle unità produttive: le assemblee hanno visto una grande partecipazione al dibattito.
5149 sono stati i votanti, 3978 hanno detto ‘sì’ all’integrativo, 1017 hanno detto ‘no’, 152 si sono astenuti.
I lavoratori hanno apprezzato e compreso l’impegno richiesto per il rilancio dei 13 punti vendita tradizionali da risanare economicamente, così come hanno valutato positivamente la costituzione di un fondo di welfare contrattuale per le gravi malattie legato, in parte, anche al salario variabile o di risultato erogato in base alla presenza effettiva al lavoro. Hanno apprezzato anche il fatto l’accordo preveda, nonostante il decreto sulle liberalizzazioni, la chiusura durante sette festività religiose e laiche (1°gennaio, pasqua e pasquetta, 25aprile, 1°maggio, 25 e 26 dicembre) e l’aver legato la presenza al lavoro domenicale e festivo ad una programmazione volontaria dei lavoratori con criteri anche di rotazione, tenendo conto soprattutto delle particolari situazioni individuali. Così come è stato valorizzato il mantenimento della cosiddetta ‘buona occupazione’: 250 passaggi da PT a FT, possibilità di flessibilità organizzativa previo confronto previsto tra le materie di competenza delle RSU di punto vendita.
Prima delle assemblee, le RSU insieme alle OO.SS. hanno predisposto una sintesi di tutti i capitoli dell’ipotesi, da distribuire ai lavoratori oltre che da affiggere nelle bacheche sindacali, per dare una più ampia possibilità di informazione. Elemento importantissimo che lega tutti i vari punti dell’accordo è infatti la partecipazione accanto al coinvolgimento dei lavoratori, con il ruolo primario della RSU di punto vendita.
I lavoratori e le lavoratrici ci hanno dato fiducia. Ora inizia la nostra sfida.


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