Il 17 luglio la Filcams e il Nidil, insieme alla Fisascat e a Ferpa, a UILTrasporti e Uiltemp@ hanno siglato un accordo per la confluenza dei lavoratori del settore della distribuzione di depliant pubblicitari nel Contratto collettivo nazionale del settore Multiservizi. Ho siglato l’accordo per la Cgil con Luciana Mastrocola e Roberto D’Andrea.
Secondo le stime sindacali si tratta di circa 15.000 lavoratori, per le aziende che operano nel settore circa il doppio. E’ il primo caso di un contratto di emersione di massa che non riguarda una singola azienda ma un intero settore merceologico.
I lavoratori, fino ad oggi, tutti precari (se si escludono impiegati e magazzinieri) “regolarizzati” come collaboratori – quando andava bene -, pagati pochi decimi di centesimo a volantino distribuito, tanti a nero (questo rende difficile la quantificazione del comparto) sono in massima parte lavoratori immigrati gestiti da moderni caporali che li pagano a giornata.
L’accordo non è rose e fiori. L’emersione è immediata nella definizione del rapporto di lavoro (da irregolare a dipendente a tempo indeterminato), graduale in termini economici. I lavoratori percepiranno il salario del contratto corrispondente con una lunga marcia di avvicinamento di 2 anni e mezzo. Ma sulla flessibilità e sul tempo parziale le modalità della prestazione sono regolati con gli stessi margini del contratto di riferimento, senza modifica alcuna.
I lavoratori hanno in mano un contratto di riferimento per il contenzioso e sarà possibile (unica “deroga”, ma in meglio al CCNL) nominare Rsa, eleggere Rsu e fare assemblee nelle aziende calcolando i lavoratori per “teste”, senza distinzione tra full time e part time.
Alle volte, sottovalutiamo il tema della legalità nella politica rivendicativa. Nel caso in questione, la trasparenza e la legalità sono state questioni decisive nell’indurre l’associazione padronale Anad a ricercare un’intesa con il sindacato. Le imprese che vogliono un mercato regolato nei confronti della committenza hanno “bisogno” di eliminare la concorrenza sleale delle squadrette che operano a nero e senza regola alcuna.
Ma l’“alleanza” finisce qui. I passeri con i passeri e i rapaci con i rapaci. Dal 18 è iniziata una nuova fase per impostare relazioni sindacali corrette e far rispettare il contratto. Da tutti!