Una donna, un'operaia, una sindacalista, una ribelle comunista - della Redazione di Reds

Abbiamo deciso di dedicare due pagine di Reds a Sandra Cappellini, operaia alimentarista, dirigente della Cgil Toscana e nazionale, improvvisamente scomparsa il 2 giugno.
In questo momento Lavoro Società, dopo la chiusura del sito nazionale, non ha un proprio organo di stampa confederale e Sandra era una compagna così importante che “prestiamo” volentieri le nostre pagine per ricordarla con le parole di Rossano Rossi e Susanna Camusso e per ricostruirne la biografia di donna e di militante sindacale e comunista.
Sandra era la compagna che aveva raccolto il testimone in Cgil Toscana di Mauro Lenzi, Andrea Montagni e Rossano Rossi, che avevano rappresentato in quella struttura la sinistra sindacale. Veniva dalla fabbrica e da un coerente percorso militante. Era una donna piena di vita e che amava la vita. Era molto femminile.
Dalle parole che leggerete capirete tante cose di lei della sua umanità, del suo carattere, dei suoi modi di fare bruschi e diretti. Si tratteggia una persona che chi la ha conosciuta non ha potuto che amare e chi non ha avuto questa occasione si farà l’idea di aver perso qualcosa.
Una nota del segretario del PdCI di Empoli ricorda che Sandra spesso diceva “quest’anno la tessera tanto non la prendo!” e poi era sempre lì a dare mano. Perché era comunista e quando ci doveva essere c’era sempre. Un compagno ha ricordato che di fronte ad un documento troppo elaborato o ad una discussione sui massimi sistemi, era solita dire “troppa trama”, a sottendere troppe chiacchiere. Ma non vuol dire che non amasse la speculazione teorica o la discussione, solo voleva vederne rapidamente gli esiti. Un altro compagno nel ricordarla ha detto che Sandra era una delegata prestata al sindacato. Voleva dire una cosa importante, ma sbagliava: Sandra non era prestata, Sandra era il sindacato perché il sindacato è o dovrebbe essere dei lavoratori.


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