Il comunicato del coordinamento nazionale di Lavoro Società
Il 29 luglio 2014 si è riunito a Roma il Coordinamento nazionale di Lavoro Società, di cui fanno parte i componenti del Comitato Direttivo nazionale CGIL, i Segretari nazionali di categoria, i Segretari regionali e delle Camere del Lavoro Metropolitane, i coordinatori regionali di LS, i Segretari generali delle Camere del Lavoro e i componenti degli organismi statutari e dei centri nazionali.
Il Coordinamento ha confermato, in coerenza con le decisioni assunte, la scelta di dare continuità all’esperienza collettiva di sinistra sindacale di maggioranza congressuale rappresentata nello scorso congresso dall’area di Lavoro Società, per non disperdere un patrimonio storico. L’obiettivo è, lungi dal rinchiudersi in un fortino autoreferenziale, di innovare e ripensare la nostra esperienza collettiva, politica e organizzativa, alla luce della necessita di costruire una più ampia e rappresentativa sinistra sindacale confederale.
Siamo consapevoli della gravità della situazione e delle difficoltà che la CGIL sta vivendo complessivamente, e proprio in ragione di ciò ravvisiamo la necessità assoluta di ripensare il nostro modello organizzativo per renderlo più efficace, più collegiale, e maggiormente inclusivo, per aumentare la nostra presenza nei luoghi di lavoro e dare forza e riconoscimento ai delegati e alle delegate, alle nuove RSU, così come indicato positivamente nell’accordo sulla rappresentanza.
Ci sentiamo tutti coinvolti e impegnati in una coraggiosa ed efficace opera di cambiamento e di rinnovamento organizzativo, e porteremo il nostro contributo alla realizzazione della prossima conferenza di organizzazione.
Dalla riunione del Coordinamento nazionale e’ uscita inoltre confermata la scelta di giungere entro il mese di ottobre ad un’Assemblea nazionale di Lavoro Società, da costruire con confronto aperto a tutti i livelli, a partire dai territori. Un percorso collettivo e collegiale per riannodare relazioni e determinare scelte di merito sindacale e per rinnovare la nostra identità collettiva di sinistra sindacale, in difesa della CGIL, sottoposta oggi ad un attacco trasversale più infido del passato, che va dal Presidente del Consiglio alle forze politiche, finalizzato a mettere in discussione i diritti sindacali e a minare la stessa tenuta organizzativa.
Vogliamo contribuire a rinnovare la natura generale, plurale e democratica della CGIL, riaffermando la sua storia di sindacato di rappresentanza generale e degli interessi di una classe, fondata sulla partecipazione e la contrattazione a tutti i livelli. Vogliamo essere parte di quella sinistra sindacale che non ha una cultura minoritaria, ma un profondo senso unitario e di appartenenza all’organizzazione, ancorata al merito dei problemi, a partire dal lavoro che manca e che viene distrutto in continuazione, coerentemente impegnata a realizzare quanto abbiamo indicato e scelto nel nostro congresso nazionale con le 11 azioni e con il voto sugli emendamenti, a partire dall’importante e non facile vertenza generale su Previdenza e Fisco.
Siamo impegnati a realizzare le assemblee nei luoghi di lavoro, ad emendare i contenuti della piattaforma, come abbiamo indicato nel documento precedente, per costruire consapevolezza sulla necessità della partecipazione del mondo del lavoro, e quei rapporti di forza che sono necessari se vogliamo cancellare la ferita aperta dalla controriforma Fornero.
Infine, il Coordinamento nazionale ha convenuto sulla necessità di indicare nel compagno Giacinto Botti, componente del Direttivo nazionale CGIL, il proprio referente nazionale, con un ruolo di interlocuzione e di rappresentanza nei confronti della Segreteria nazionale CGIL e del Segretario Generale e, nell’ambito di una riaffermata collegialità, di punto di riferimento nazionale nell’organizzazione ai vari livelli, per i coordinatori regionali confederali e nazionali di categoria di Lavoro Società. Per gli aspetti organizzativi e della comunicazione, il referente nazionale sarà affiancato dalla compagna Simona Fabiani e dal compagno Leopoldo Tartaglia del centro confederale.