Un contributo importante per il socialismo del XXI secolo - di Roberto Mapelli

A proposito degli scritti dal carcere di Ocalan

In questi ultimi tre anni, per le edizioni Punto Rosso, sono usciti in italiano i primi tre volumi degli scritti dal carcere di A. Ocalan (il quarto è in via di pubblicazione e uscirà probabilmente all’inizio del 2016).

Si tratta nel complesso di uno sforzo enorme di ricostruzione concettuale, che, a partire dalla vicenda storica e politica, grandiosa e drammatica, del popolo curdo, affronta i nodi teorico-politici per la ricostruzione di una prospettiva socialista all’altezza delle sfide del nuovo millennio.
Il nodo principale, dal quale si dipanano tutti gli altri, è quello della pace e della democrazia, o meglio, per riprendere un concetto centrale dell’ultimo Lukacs, quello della democratizzazione radicale della vita sociale e quotidiana, come sostanza fondamentale di una società socialista degna di questo nome e in grado di porsi come alternativa reale alla democrazia competitiva e di mercato del Capitale, che inevitabilmente costruisce le condizione del suo fallimento nella sua propensione alla guerra.
Scrive Ocalan: “La teoria e la prassi della pace è altrettanto necessaria quanto quella della guerra. Una pace che sfocia solo parzialmente in libertà nuove è da preferirsi persino ad una guerra dalle più grandi conquiste. Sono convinto che un popolo che per sua libera volontà rende possibile una pace, è anche un popolo organizzato e consapevole che potrà ottenere sicuramente i propri diritti. Non ho dubbi sul fatto che la pace significa forza e non debolezza. Considero bugie fasciste le posizioni nazionaliste, demagogiche, che si esprimono in nome della sacra patria con bandiere ed apparato statale. Secondo me il patriottismo più coerente passa per il rispetto delle esistenze culturali. Sono sicuro che chi vuole essere utile per la propria nazione, lo può fare al meglio rispettando le culture di tutti i popoli, al pari della propria. Il XXI secolo sarà testimone di una pace che sarà realizzata dai Kurdi. All’inizio del XX secolo Kurdi e Turchi hanno condotto insieme una guerra di liberazione contro gli intrighi imperialisti. Il loro punto debole fu quello di non aver saputo costituire nella nuova repubblica un sistema democratico ed una libera convivenza”.
Tutti i capisaldi di una teoria della liberazione sono affrontati da Ocalan e spesso vengono cambiati di segno proprio a partire dalla prospettiva della democrazia radicale e dell’etica della pace, dentro la proposta di un incontro reale fecondo tra la cultura occidentale della libertà (borghese e marxista) e la antica civiltà del Medio Oriente: patria, nazione, stato, famiglia, ecc, sono dotati di nuovi significati utili allo sviluppo di un processo di democratizzazione e non più intesi come potenti elementi di legittimazione di un dominio coloniale, di classe, di genere.

Gli scritti di Ocalan compiono questo sforzo teorico-politico dentro anche il racconto della storia curda (con le sue grandi contraddizione mai sottaciute) e anche dentro alla vicenda personale del Presidente del Pkk, dalla sua grandiosa funzione di leader (senza nasconderne le ombre) fino alla sua cattura e imprigionamento. Questi scritti sono anche per Ocalan il modo di restare attaccato alla vita e alla volontà di una sua nuova funzione utile al suo popolo: “Le analisi e le valutazioni che presento in questi libri rappresentano una difesa, un’apologia nell’accezione originale greca. Sono state scritte per effetto dello straordinario complotto che mi ha portato in questa cella solitaria dove ora vivo”.

Una lettura faticosa (le pagine sono migliaia), ma che rappresenta anche una straordinaria esperienza di passaggio dalle dimensioni più politiche ed oggettive fino alla più intima soggettività di un rivoluzionario. Buona lettura.

 


ABDULLAH ÖCALAN
Scritti dal carcere I
GLI EREDI DI GILGAMESH
Dai Sumeri alla civiltà democratica
Traduzione dal tedesco di Simona Lavo
Collana libri/FMA, pagg. 452, 20 euro.

 

 

 

 

ABDULLAH ÖCALAN
Scritti dal carcere II
IL PKK E LA QUESTIONE KURDA
NEL XXI SECOLO
Note preliminari di Cemil Bayik
Traduzione dal tedesco di Simona Lavo
Collana libri/FMA, pagg. 394, 20 euro.

 

 

 

 

ABDULLAH ÖCALAN
Scritti dal carcere III
LA ROAD MAP
VERSO I NEGOZIATI
Prefazione di Immanuel Wallerstein
Collana libri/FMA, pagg. 126, 10 euro.

 


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