Vertenze e mobilitazioni di un sindacato che sa partire dal basso - a cura della redazione di Reds

Alla recente conferenza di organizzazione, la CGIL ha scelto di virare verso il basso impegnandosi a decentrare risorse e a potenziare ruolo e funzione delle delegate e dei delegati nei luoghi di lavoro ed anche dei semplici iscritti. Che ne pensi e come concretamente stai muovendoti a Lucca su questa strada?
Penso che la rilevanza data dalla Conferenza di Organizzazione alla base dei lavoratori e delle lavoratrici sia un passo importante, a cui bisogna però trovare modo di dare seguito con attività e impegni che vadano oltre la semplice elezione delle Assemblee generali. A Lucca abbiamo fortunatamente una tradizione forte in questo senso, ma fin dalla mia dichiarazione programmatica ho esposto alcune considerazioni su come dovremmo muoverci per far sì che le nostre sedi e le nostre attività siano patrimonio di tutti gli iscritti e le iscritte. Principalmente stiamo coinvolgendo i delegati e le delegate in lavori di gruppo su alcune tematiche molto importanti: salute e sicurezza, discriminazioni di genere, immigrazione, informazione e comunicazione. In queste attività a fare la differenza è il fatto che chi interviene non si limita a dare il proprio contributo a idee già impostate, ma propone in prima persona. Inoltre alcuni delegati e delegate presidiano le nostre sedi, potendo osservare da vicino quali sono le esigenze degli altri lavoratori, che tipo di sostegno ci chiedono e quali strumenti e servizi mettiamo loro a disposizione. Abbiamo inoltre attivato una convenzione con uno studio di psicologi, per fornire un supporto a coloro che per motivi legati al lavoro attraversano un momento particolarmente delicato e per rispondere al quale noi funzionari non abbiamo le competenze necessarie. Stiamo infine lavorando ad uno sportello per colf e badanti da attivare presso le nostre due sedi principali un paio di giovedì al mese, che sia finalizzato a fornire supporto sindacale così come a favorire la socializzazione fra quelle che sono prevalentemente donne migranti.

Raccontaci quali sono gli impegni più importanti, le vertenze che la Filcams sta costruendo e gestendo nel territorio.
Lucca è un territorio piuttosto trasversale a livello di vertenze. In provincia ci sono ben 7 negozi Esselunga, tre negozi Unicoop Firenze e 7 Unicoop Tirreno, ci sono punti vendita di Carrefour, Pam e Metro. Tutte aziende coinvolte nelle attuali vertenze nazionali sia per CCNL che per CIA. Inoltre sono molto radicati i Conad. Siamo il primo sindacato in tutte queste aziende. Negli appalti abbiamo una forte presenza negli appalti storici oltre che nelle varie mense aziendali e scolastiche.
E poi c’è il turismo in Versilia, soprattutto con una forte componente di stagionalità; si pensi che abbiamo i contratti integrativi nel turismo provinciali in tutti e tre i settori: alberghi, pubblici esercizi e stabilimenti balneari.
Vi è anche una grande tradizione sindacale nella vigilanza e nel pulimento. Le vertenze con le aziende locali più significative sono al momento quelle delle società partecipate del Comune di Viareggio, dove a seguito di una serie di procedure liquidatorie e fallimenti abbiamo già visto licenziare diversi lavoratori, ma la matassa è intricata e ancora tutta da risolvere.
E poi insieme alla Fiom siamo nella Snai, nota azienda del gioco dove a seguito di nuovi assetti societari si parla di una prossima pesante ristrutturazione.


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