Uno strumento utile, spesso ignorato
La SA 8000 è una certificazione internazionale volontaria che riguarda la responsabilità sociale dell’impresa.
Le aziende che si certificano SA 8000 si impegnano a garantire che ai propri lavoratori siano garantiti: il rispetto dei diritti umani; il rispetto dei diritti dei lavoratori; la tutela contro lo sfruttamento dei minori; la sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.
La stessa garanzia le aziende certificate SA 8000 la devono pretendere da parte dei propri fornitori/subfornitori, agenzie per impiego private ecc.
Le aziende che volontariamente richiedono tale certificazione si impegnano a rispettare:
• Convenzioni ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro);
• Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;
• Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia;
• Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discriminazione contro le donne;
• Le leggi nazionali e i contratti nazionali di lavoro.
Su poco meno di 4000 aziende certificate SA8000 nel mondo, oltre 1000 sono italiane e una buona parte di queste operano nel settore degli appalti.
Qui c’è qualcosa di strano. Nel settore degli appalti dove ci sono più violazioni ai diritti dei lavoratori sono di più le aziende che si fregiano della certificazione etica. Questo perché chi è in possesso della SA8000 acquisisce nelle gare di appalto pubbliche e non, maggior punteggio per aggiudicarsi l’appalto. In alcuni casi la certificazione SA 8000 è, insieme alle varie ISO e al mod. 231, tra quelle indispensabili per la partecipazione alle gare d’appalto.
Come spesso accade nel nostro paese, però, non sempre gli impegni sottoscritti dalle imprese, corrispondono a reali comportamenti messi in atto dalle stesse. In analogia a quanto avviene sulla sicurezza sul lavoro, dove il Dlgvo 81/08 prevede la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (eletto o designato dai lavoratori nell’ambito delle RSA/RSU) e una formazione obbligatoria di almeno 8 ore per ciascun lavoratore.
La SA8000 prevede che una specifica informativa a tutti i lavoratori sui suoi contenuti e soprattutto la nomina di rappresentanti dei lavoratori alla SA 8000. Rappresentanti dei lavoratori alla SA 8000 che, ove sono presenti le OO.SS., devono essere designati dalle stesse OO.SS.
Avendo verificato che diverse delle aziende hanno proceduto a nominare rappresentanti dei lavoratori SA8000 di comodo, senza in alcun modo contattare le OO.SS. e non hanno in alcun modo informato correttamente i lavoratori, sarebbe importante iniziare a monitorare la situazione e a pretendere il rispetto degli impegni sottoscritti dalle aziende e in fase di certificazione.
Sul sito www.rlsfilcams-lombardia.org (comunicazione 1/17) è possibile recuperare l’elenco delle aziende italiane certificate; se la vostra azienda è certificata, è altresì possibile richiedere il rispetto delle modalità di designazione del rappresentante dei lavoratori alla SA8000 e della formazione dei lavoratori.
Ma veniamo ad alcuni passi della SA 8000/14 che si spera spingano delegati e funzionari della Filcams ad approfondire l’argomento.
8.1 L’organizzazione deve rispettare il diritto del personale ad un salario dignitoso, e garantire che la retribuzione pagata per una settimana lavorativa normale, straordinari esclusi, corrisponda sempre almeno agli standard legali o agli standard minimi di settore, o ai contratti collettivi (ove applicabile).
8.2 I salari devono essere sufficienti a soddisfare i bisogni primari del personale, oltre a fornire un qualche guadagno discrezionale.
8.3 L’organizzazione deve garantire che la composizione dei salari e delle indennità dei lavoratori siano dettagliate chiaramente e regolarmente in forma scritta per ogni periodo di paga. L’organizzazione deve inoltre garantire che i salari e le indennità siano corrisposti in conformità alla legge e in modo comodo per i lavoratori, ma in nessuna circostanza ritardati o limitati con metodi quali voucher, coupon o pagherò cambiari.
8.4 Tutto il lavoro straordinario deve essere retribuito con una maggiorazione, come definito dalla legge nazionale o dalla contrattazione collettiva. Nei paesi in cui la maggiorazione per lo straordinario non sia regolamentata dalla legge né dalla contrattazione collettiva, l’organizzazione deve compensare i lavoratori applicando la maggiorazione più alta tra quella definita dall’organizzazione stessa e quella stabilita dagli standard di settore prevalenti.
8.5 L’organizzazione non deve utilizzare accordi contrattuali di “sola manodopera”, contratti consecutivi a breve termine e/o programmi di falso apprendistato o altri schemi, volti a evitare l’adempimento degli obblighi nei confronti del personale previsti dalla legislazione e dalle normative applicabili in materia di lavoro e sicurezza sociale.
9.2 Social Performance Team
9.2.1 Deve essere costituito un Social Performance Team (SPT) per applicare tutti gli elementi di SA8000. Il team deve includere una rappresentanza equilibrata di:
a) rappresentante(i) dei lavoratori SA8000;
b) management.
La responsabilità della conformità allo Standard deve restare unicamente in capo al Senior Management.
In quante delle aziende degli appalti quanto su riportato viene rispettato? Violazioni sistematiche da parte delle aziende certificate SA8000 degli impegni sottoscritti comportano la perdita della certificazione e in alcuni casi la stessa messa in discussione degli appalti acquisiti.
Proprio perché la rappresentanza dei lavoratori è elemento strutturale della SA 8000 sarebbe un errore imperdonabile che questa figura venga designata dai datori di lavoro, e non come è previsto dalle OO.SS. se presenti.
Quindi diamoci da fare.