Fra le note positive del seminario di Rimini, dedicato all’operaia e combattiva sindacalista Sandra Cappellini, vanno annoverate le otto comunicazioni che hanno aperto la tre giorni romagnola, a partire dal doppio intervento di Ilaria Bettarelli e Frida Nacinovich sulla rivoluzione digitale che ha investito il settore della comunicazione, rendendo obbligatorio per il sindacato un sapiente utilizzo dei nuovi strumenti (dai social network ai nuovi media) per raggiungere i lavoratori sia iscritti che non iscritti, e terremotato quello dell’informazione, che oggi può essere diffusa solo grazie a strategie e pratiche tese ad aumentare la visibilità di un sito internet, in collegamento naturalmente con la sua declinazione cartacea.
Tutte leggibili sul sito www.lavorosocietà-filcams.it, le comunicazioni hanno approfondito temi importanti come quella sulla (in)sicurezza sul lavoro, grazie all’esperienza del formatore alla sicurezza Pasquale Cesarano e di Giorgio Ortolani della Filcams bresciana, che ha segnalato: “Sulla salute e la sicurezza non è detto che i lavoratori abbiano coscienza dei propri diritti, siamo noi che dobbiamo insegnarli”. Di contrattazione collettiva inclusiva hanno parlato Vincenzo Bavaro dell’Università di Bari e Claudia Nigro, che guida la Filcams di Brindisi, pronta a ricordare il ruolo decisivo di Camere del lavoro e categorie come luoghi di ricomposizione della rappresentanza, e di riferimento per ogni singolo lavoratore. Infine a Federico Antonelli e Giancarlo Straini il compito di tratteggiare sapientemente il complesso rapporto fra democrazia, rappresentanza e partecipazione, affrontato in chiusura di convegno, nella dimensione internazionale, anche da Massimo Frattini.