La FILCAMS-CGIL del futuro: organizzare, contrattare, per includere - di Federico Antonelli

Organizzare contrattare, per includere. E’ questo il titolo che abbiamo scelto per il nostro seminario di Rimini dei giorni 23, 24 e 25 ottobre.

Organizzare; alla base dell’attività sindacale. Organizzare i lavoratori, offrire un luogo concreto dove le istanze del lavoro possano trovare voce e sintesi.

Contrattare; ciò che come sindacalisti facciamo in ogni momento nella nostra attività, sul territorio o in azienda.

Includere; uno degli obiettivi primari della contrattazione e dell’organizzazione. Contrattare condizioni migliori di lavoro, superando barriere generazionali, professionali e territoriali. Includere tutti i lavoratori in una casa comune dove potersi confrontare e discutere.

Il seminario ha visto una partecipazione ampia e qualificata di delegati e strutture sindacali. Ha permesso ai delegati di ascoltare spunti di riflessione profondi e stimolanti. Ha offerto a tutti la possibilità di discutere e approfondire ciò che avevano ascoltato come relazioni, in un gioco di elaborazione che rappresenta un patrimonio prezioso, per noi che abbiamo organizzato il seminario, e per la discussione sulla rielaborazione della nostra “sinistra sindacale”.

Le istanze che abbiamo potuto ascoltare nel corso delle discussioni seminariali sono antiche e moderne allo stesso tempo.

Partecipazione, formazione, ascolto e coerenza quando si discute del ruolo dei delegati.

Organizzazione del lavoro, dignità del ruolo e della professione, conciliazione tra le esigenze personali e la vita aziendale, salario, rispetto di ogni persona al di la del ruolo ricoperto in azienda e salvaguardia della salute se pensiamo al merito delle questioni contrattuali e di politica sindacale.

Una discussione brillante e partecipata che ha dato sostanza a una idea centrale, al quesito difficile ma fondamentale che molti delegati hanno portato con se: c’è bisogno di “sinistra” in questa nostra CGIL?

Dai tre giorni di Rimini la risposta emersa è: assolutamente si. Il clima di entusiasmo portato dalle compagne e dei compagni ha segnato la forza del nostro collettivo. In questo clima tutti hanno potuto sentirsi coinvolti e l’elaborazione ha detto che; anche se la nostra linea è perfettamente allineata a quella emersa dall’ultimo congresso, in continuità ed evoluzione con la linea confederale e di categoria di questi ultimi anni, abbiamo bisogno di continuare a restare organizzati e coesi nel contenitore della sinistra sindacale.

Il richiamo alla coerenza delle prassi arrivato dai delegati è il primo motivo a cui dobbiamo rispondere e su cui dovremo spenderci.

La necessità di autoriformarci, ragionando su una struttura confederale e di categoria (restituendo forza all’idea organizzativa confederale, a volte messa in discussione da una deriva categoriale presente in alcuni gangli della nostra organizzazione) che non sempre è capace di dare risposte adeguate, al di la delle volontà dei singoli. Rivendicando la nostra autonomia, mai indifferenza dalla politica partitica, una seconda ragione. La necessità di continuare a dotarci di una struttura ideale ed ideologica di sindacato di classe e generale che non disperda, conformandosi all’idea egemonica attuale incentrata su un capitalismo dal volto umano, la nostra idea di società, anticapitalista, ecologista, egualitaria e realmente libertaria (mai liberista) l’idea centrale.

Su questi cardini potremmo continuare a costruire la nostra la nostra proposta, che sarà ancora a vocazione maggioritaria. Perché il nostro obiettivo è quello di essere parte attiva del dibattito categoriale e confederale e non semplice aggregazione organizzativa autoreferente.

Nella pesante assenza dei partiti della sinistra, o per la perdita drammatica di consenso elettorale o per la scelta di modificare le proprie strutture ideologiche, il lavoro della CGIL resta fondamentale. Il nostro sindacato è il solo contenitore politico che rappresenta oggi le istanze del lavoro.

In tutto questo la porta della “sinistra sindacale” in FILCAMS è aperta a chi vorrà offrire un contributo, a chi vorrà raccontare la propria idea e trovare una sintesi comune. Raccogliendo la nostra proposta che nasce dal documento “la CGIL del futuro” e si è evoluta in questi mesi di attività.

Perché una fase nuova non si apre se non si opera una discontinuità con il passato. Per evitare il rischio, usando una espressione gramsciana, “che il vecchio muore e il nuovo non può nascere”.

In tutto questo la FILCAMS ha dimostrato di poter offrire un contributo fondamentale, anche al livello confederale, per lo sviluppo e il consolidamento di una grande e organizzata area di sinistra sindacale. Con l’entusiasmo, la coesione e la passione che il seminario di Rimini ha mostrato e rafforzato.


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