Una situazione complessa chiede analisi e innovazione - di Matteo Gaddi

Presentiamo la raccolta di articoli e interventi pubblicati sulla rivista “Mondo Operaio” dal dicembre 1957 al marzo 1959, con le introduzioni di Matteo Gaddi e Luigi Vinci

Il dibattito è introdotto da due corposi saggi di Matteo Gaddi e Luigi Vinci che, oltre a ragionare sui temi del testo, hanno il compito di inquadrare questo dibattito nel periodo che va dall’immediato dopoguerra agli anni settanta e di proporne una possibile attualizzazione. Il libro è dedicato alla memoria di Raniero Panzieri, Lucio Libertini e Vittorio Rieser.
Per invogliarvi alla lettura, pubblichiamo uno stralcio della introduzione di Matteo Gaddi

“I dibattito sulle Sette tesi sul controllo operaio potrebbe apparire come una mera rievocazione di una fase storica gloriosa dalla quale presero avvio le grandi lotte operaie che si sarebbero protratte fino alla fine degli anni ’70 o, peggio ancora, una sorta di archeologia del movimento operaio da ammirare, nella sua straordinarietà, in qualche museo. A sconsigliare di scomodare un tema tanto impegnativo, sia sul piano teorico, sia ancor più su quello della concreta iniziativa di classe, potrebbe essere anche l’attuale situazione del movimento dei lavoratori, piegato da anni di sconfitte, sotto schiaffo dalla più grande crisi economica e sociale dal 1929, privo di rappresentanza politica e con organizzazioni sindacali anch’esse in grande difficoltà. Un simile modo di ragionare, tuttavia, finirebbe per svalutare ed ignorare proprio gli insegnamenti che il dibattito pubblicato in questo libro dovrebbe, invece, suggerire. Seppur in una situazione profondamente diversa dagli anni in cui avvenne tale dibattito, chi scrive ritiene che proprio per le difficoltà in cui versa oggi il movimento di classe, una ripresa dei temi propri del controllo operaio potrebbe costituire un valido elemento su cui ragionare per impostare una strategia di ripresa dei lavoratori.

E’ proprio la perdita da parte dei lavoratori e delle organizzazione di effettive capacità di controllo sulla condizione lavorativa, sui processi di ristrutturazione dell’impresa, sull’organizzazione del lavoro e sull’utilizzo delle nuove tecnologie che ha indubbiamente contribuito a determinare la difficile situazione in cui si trova il movimento di classe.

D’altronde, come abbiamo visto, non è che nel 1958 la situazione delle organizzazioni di classe fosse particolarmente favorevole; al contrario fu proprio per contrastare quelle condizioni che le Sette Tesi (e più in generale la riflessione e l’impegno di Panzieri) tentarono di dare una scossa salutare alla ripresa dell’iniziativa classista.

Proprio le condizioni attuali del movimento dei lavoratori dovrebbero suggerire di riprendere l’impianto teorico delle Sette Tesi e tentare di aggiornarlo in un progetto per l’oggi...”

 

 

 

 

 

 


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