Andrea Ciaccia è oggi un delegato della Filcams-Cgil di Reggio Emilia. Andrea lavora presso Eurospin ed è gerente di negozio. Il gerente è il direttore, colui che dirige un negozio e fa le veci di “preposto” aziendale anche su questioni burocratiche, legali e di rapporto con gli enti esterni. Oggi che ha 45 anni, Andrea può raccontare la vicenda che lo riguarda, e riguarda tutta la Filcams di Reggio Emilia e i lavoratori Eurospin in giro per l’Italia, con l’entusiasmo e la maturità di un giovane lavoratore che sa declinare impegno professionale e impegno sindacale con grande maturità.
La sua battaglia inizia prima di avviare la causa che in questi giorni, con la sentenza favorevole della Corte di Appello di Bologna, lo ha portato alla ribalta. Con la sua iniziativa politico/legale Andrea ha ottenuto il riconoscimento del corretto inquadramento professionale per i direttori di negozio della catena Eurospin.
Chi non ha mai lavorato in un supermercato non ha le idee chiare su cosa siano realmente supermercati e discount per chi vi è impiegato. Delle realtà complesse, dure e pesanti, che hanno regole spesso assimilabili a quelle di una caserma: dedizione assoluta e gestione della propria esistenza basata esclusivamente sulle esigenze lavorative. Per i quadri intermedi queste regole sono ancora più pressanti: direttori, capi reparto e responsabili costretti a vivere come manager, ma pagati molto poco, spesso sotto i corretti limiti contrattuali.
Andrea ha avviato la causa per il riconoscimento della sua professionalità nel novembre del 2016: lui, inquadrato al 2° livello del commercio, reclamava il più adeguato 1° livello. La mole di lavoro e il livello di responsabilità, per non ricordare le grandi pressioni che quotidianamente vengono scaricate su queste figure, sono alcuni degli argomenti utilizzati di fronte ai tribunali. Andrea ricorda una cosa: “A me è capitato di dover consolare colleghi e colleghe, responsabili di negozio come me, che si trovavano a piangere per le responsabilità professionali eccessive e le pressioni che subivano. Non è giusto, ho capito subito che dovevo dare una risposta a questa nostra vita”.
Andrea va a lavorare presso la catena Eurospin nel 2013, proviene dalla catena concorrente Lidl. Si è fatto notare come uno dei migliori direttori nel territorio reggiano, ed Eurospin lo accoglie con idee brillanti per il suo futuro: prima vicedirettore, poi direttore e infine ispettore. Per chi lavora nella grande distribuzione, uscire dal negozio e assumere un ruolo di direzione o di gestione esterna non è solo una questione economica e di carriera: significa uscire dalla “caserma negozio” e migliorare la qualità della propria vita. Ma Andrea capisce presto che questo ruolo potrà essere in contraddizione con le proprie idee e decide che no, meglio rinunciare alla carriera e impegnarsi nella propria realtà, “per dare una quotidianità diversa ai propri colleghi”.
Rosa Ciampa, della segreteria Filcams-Cgil di Reggio Emilia, nel raccontare la vicenda segnala due aspetti fondamentali: “Nella catena Eurospin nessuno ha il 1° livello di inquadramento e questa vittoria segna un punto importante per tutti, direttori e vicedirettori fino ad oggi sotto inquadrati. È un successo di politica sindacale molto importante”. Il secondo aspetto ci riporta ad Andrea: “Ha avuto coraggio. Si è rivolto a noi, ci ha dato fiducia e si è affidato ai nostri consigli, decidendo di condurre una vertenza che ha significato molto per tutti i colleghi, mettendo a repentaglio se stesso. Oggi è un delegato della Filcams e siamo felici di averlo con noi”.
“Aver avuto al mio fianco i funzionari e la struttura della Filcams Cgil per me è stato determinante – spiega Andrea - non mi son sentito solo e hanno saputo dare la corretta dimensione alle mie paure, ai miei timori. Hanno minimizzato le pressioni psicologiche che subivo, e hanno saputo darmi appoggio e serenità. Sono felice oggi perché so che molti miei colleghi, lo hanno dimostrato chiamandomi, hanno colto l’importanza di quanto avvenuto e stanno trovando il coraggio di rivendicare i propri diritti. Io so che devo lavorare il doppio, ma il mio modo di vedere il mondo, il mio impegno sul lavoro e nel sindacato al fianco dei lavoratori, di tutti i livelli e in ogni ruolo, è il successo che sento più mio e più importante”.
Oggi la Filcams di Reggio Emilia e Andrea sanno che dovranno affrontare nuove sfide. Ma sanno di poter lavorare assieme, con una visione politica nuova in una realtà come quella dei discount, in cui diritti minimi divengono spesso diritti inesigibili.
[Lo stesso articolo – con lo stesso titolo è stato pubblicato sul numero 6 del 2021 di “sinistra sindacale”]