Pacifisti, Cgil e opposizione sono già oggetto di una martellante campagna di stampa - con il concorso delle mosche cocchiere e degli utili idioti - per influenzarne la linea, denigrarne e falsarne le opinioni. In particolare, questa campagna è rivolta contro la CGIL, ritenuta da tanta parte del PD corresponsabile della sua sconfitta, per aver mantenuto la propria autonomia in campagna elettorale e, “da sinistra”, colpevole perché non attacca frontalmente - prima di fare i conti con le politiche del prossimo governo - la destra vincitrice delle elezioni anche con il consenso dei milioni di lavoratori dipendenti e di pensionati (che per il resto hanno pure dato il voto ad un partito, il PD, che sosteneva tutta la politica di Draghi tanto da rivendicarne in campagna elettorale l’“agenda”!), quando non si siano rifugiati nell’astensionismo rinunciatario…
L’unica possibilità di costruire nel breve nel Paese una opposizione politica è legata allo sviluppo di un poderoso movimento per la pace che abbia come obiettivo non la caduta del governo - che ha una maggioranza parlamentare amplissima, sebbene espressione di una minoranza dell’elettorato ed ottenuta con una legge anticostituzionale e truffaldina - ma il fermare la guerra e la sua estensione su scala continentale e mondiale.
L’unica possibilità di costruire nel breve nel Paese una opposizione sociale è che i sindacati contrastino la realizzazione della prosecuzione della “agenda Draghi” senza Draghi, imponendo al nuovo governo l’agenda del lavoro e dei diritti, proseguendo sulla strada che portò allo sciopero del 16 dicembre e che, nel movimento contro la guerra, il rifiuto etico del conflitto si accompagni al contrasto delle politiche energetiche e dell’aumento dei costi e di difesa dei redditi e dei salari.
L’unica possibilità di non fare delle fonti energetiche strumento di guerra, di devastazione ambientale e di ulteriore polluzione è un patto energetico che metta al primo posto il superamento del fossile, l’uso di fonti energetiche alternative, la completa pubblicizzazione del settore, utilizzando i profitti per l’ambiente e per i redditi.
L’unica possibilità di costruire nel breve nel Paese una opposizione parlamentare è che i partiti, a partire da Sinistra italiana e dai 5 stelle (e con il PD se abbandonerà la linea liberista riscoprendo una vocazione socialdemocratica) si rapportino e facciano propria l’agenda e i punti di vista del lavoro.
L’unica possibilità di costruire nel breve nel Paese un largo fronte antifascista è contendere alla destra l’egemonia sul terreno valoriale, presidiando la Costituzione repubblicana, i diritti civili, a partire da quelli delle donne, e mostrando coerenza tra impegno democratico delle forze antifasciste, programmi politici e sociali e comportamenti.