Con la lotta di classe, la giustizia, la pace nel cuore e nella testa - di Massimo Cuomo

La due giorni di Lavoro Società della FILCAMS-CGIL a Milano

Ne è valsa la pena. Le due giornate dell’assemblea nazionale di Lavoro Società, svolte a Milano nelle giornate del 22 e 23 febbraio, sono state un grande impegno organizzativo che ha coinvolto tutta la struttura milanese fina dal mese di gennaio: il successo di partecipazione e il risultato politico raggiunto hanno però ripagato del grande lavoro svolto. Un lavoro che è iniziato fin dal mese di novembre quando, e si è deciso, con il coordinamento nazionale di Lavoro Società in FILCAMS CGIL, di effettuare la nostra iniziativa a Milano. Per noi quella decisione ha rappresentato il riconoscimento della nostra presenza e del nostro lavoro, una soddisfazione grande.

Da li è partita la collaborazione con la Camera del Lavoro, e con il compagno Enzo Greco che ci rappresenta nella segreteria confederale milanese, per organizzare i due giorni a partire dalla prenotazione del grande salone Di Vittorio. Successivamente abbiamo fatto una prima riunione organizzativa con la struttura dei funzionari, presente anche Federico Antonelli, il nostro coordinatore nazionale, e poi il vero grande impegno: stimolare la partecipazione e invitare delegate e delegati, oltre che compagne e compagni militanti, alla partecipazione. La prima giornata dedicata alla Palestina ha visto una grande presenza con circa 300 persone in sala. La seconda giornata, dedicata ai temi di categoria, ha visto una partecipazione minore in termini numerici, come era lecito aspettarsi, ma che comunque ha permesso lo sviluppo di un dibattito ricco e articolato.

Il tema della Palestina fin dalle prime riunioni preparatorie è stato quello che più ha coinvolto tutti noi nella discussione: appare chiaro come il sostegno al popolo palestinese, abbinato alla grande preoccupazione per la situazione internazionale e ai rischi sempre più concreti di un allargamento drammatico del conflitto, siano argomenti centrali nella nostra agenda politica. Come aggregazione in FILCAMS CGIL, ma in questo anche in rapporto di stretta connessione politica e ideale con Lavoro Società della Camera del Lavoro, pensiamo che pur nella grande spinta generale della CGIL sul piano sociale e politico, non si dia la necessaria attenzione al problema della dinamica bellicista mondiale. Dobbiamo sempre ricordare che la pace è tema centrale per un futuro di prosperità e dobbiamo ricordare che la lotta del popolo palestinese per la propria libertà è, oltre che giusta, anche il simbolo della lotta dei popoli oppressi in ogni angolo del mondo. Nell’analisi della questione palestinese è forte la critica del sistema capitalista ed imperialista. Partendo da questa critica è evidente ai nostri occhi che solo un rinnovato spirito internazionalista potrà combattere i guasti che questo sistema determina.

La seconda giornata si è aperta con i saluti degli ospiti istituzionali e la relazione del nostro coordinatore nazionale. Un grande applauso ha voluto ricordare le vittime degli incidenti sul lavoro: facciamo rumore, così Federico ci ha chiesto di ricordare le persone che perdono la vita sul lavoro. Oggi più che mai dobbiamo fare rumore, e noi che a Milano conosciamo bene Esselunga, la società committente dei lavori in cui i cinque lavoratori di Firenze hanno perso la vita nei giorni scorsi, abbiamo sentito come una ferita aperta questo incidente e abbiamo fatto più rumore di tutti. Alle relazioni degli ospiti, introduttive al dibattito, sono seguiti quattordici interventi. Delegate e delegati, funzionari e segretari di Milano e Lombardia, Umbria, Puglia, Veneto, Sardegna e Toscana hanno raccontato della propria esperienza lavorativa, delle problematiche quotidiane e delle proprie condizioni materiali di vita e di lavoro, della propria visione politica. Il dibattito ha confermato un fatto che per noi resta determinante: Lavoro Società resta un laboratorio politico prezioso. La possibilità di esprimersi apertamente e senza condizionamenti non è un dato scontato, nemmeno nella CGIL, una organizzazione grande e democratica ma che a volte mette soggezione e rende difficile parlare apertamente. Le delegate e i delegati sentono questa necessità e sentono che nelle nostre assemblee e incontri possono essere se stesse e crescere, offrire un contributo e esprimere critiche o dissenso senza il timore di venire additati o criticati. Nelle nostre assemblee viene offerto uno spazio di espressione non rituale che avvicina i militanti al cuore dell’organizzazione; siamo fieri di questa opportunità e siamo consapevoli che dovremo sempre difenderla come un bene che nessuno ci regala.

I lavori si sono conclusi con l’intervento di Giacinto Botti, che ha sintetizzato il dibattito e ha offerto un quadro di riferimento ampio della situazione politica generale e dell’azione della CGIL in questo scenario.

La struttura milanese di Lavoro Società della FILCAMS CGIL è stata messa sotto pressione: ha risposto pienamente. Le presenze in sala delle delegate, delegati e militanti è stata la riprova del lavoro svolto. Ma anche la collaborazione offerta nel corso dei lavori, con l’aiuto alle operazioni di accoglienza e alle diverse incombenze che l’organizzazione richiedeva è stata apprezzata dalla struttura nazionale e dal CeMu, con Francesca Albonico (anche a lei un ringraziamento speciale) che ha curato l’organizzazione dell’evento. Di questo ringrazio tutte le compagne e i compagni di Milano.