Il CCNL parrucchieri, estetisti, tatuatori e operatori di centri benessere - di Michele Martinello

C’è un contratto anche per chi ti aiuta a sentirti a posto!

Dopo una serie di incontri sia in plenaria che in ristretta, finalmente anche il Contratto dell’Acconciatura ed Estetica è stato rinnovato. Le premesse non erano buone, in quanto al tavolo c’erano varie associazioni datoriali che non trovavano l’accordo tra di loro e che prendevano tempo davanti ai sindacati confederali, adducendo continue scusanti e portando avanti la trattativa per diversi mesi.

[Il CCNL del personale del settore è un contratto che tutela lavoratori, soprattutto donne, in un settore caratterizzato - tranne pochi grandi centri benessere, spesso in leasing - da una frammentazione aziendale nel settore artigianale e da una debolezza strutturale della capacità di mobilitazione, che si accompagna però ad una professionalità elevata basata sia sulla capacità lavorativa che sulla conoscenza dell’innovazione di prodotto. Lavoro nero e sottopagato, ma anche rapporto diretto tra datore di lavoro artigiano e dipendente nella determinazione di orari e retribuzioni, di fatto convivono. Le associazioni padronali, invece, tendono ad estendere la loro rappresentanza anche alle aziende multisettoriali di tipo capitalistico presenti nella gestione di centri fitness in strutture ricettive. Questo in passato ha reso difficile la firma di contratti alla scadenza, ndr].

Il contratto era già stato rinnovato, dopo molto tempo, ad ottobre 2022 e aveva validità fino alla fine dello stesso anno, con la ripromessa di ritrovarsi già ad inizio 2023 per tradurre in un nuovo contratto, che in tempi brevi tenesse conto delle nuove professionalità e della necessità di incrementare i salari.

La firma, avvenuta il 21 maggio alle tre di mattina dopo una lunga giornata di contrattazione, ha portato ad un aumento contrattuale a regime di 183 euro al terzo livello da riparametrare agli altri livelli, con tranche di aumento con valori più alti da subito, per dare una risposta concreta ai lavoratori che erano in sofferenza a causa degli aumenti legati all’innalzamento dell’inflazione.

Sono state apportate anche delle modifiche normative con introduzione di nuove figure professionali (tempi di preavviso, apprendistato e tempo determinato). Molto importante anche il riconoscimento di congedi più lunghi in caso di donne vittime di violenza di genere.

Per riuscire ad arrivare a questo risultato sono servite le mobilitazioni effettuate ed in particolare il flash mob del 21 marzo alla Fiera dell’Acconciatura ed Estetica a Bologna al Cosmoprof.

In quell’occasione, come confederazioni sindacali abbiamo manifestato spiegando ai clienti che la protesta era contro l’atteggiamento dilatorio delle associazioni datoriali e la mancanza di aumenti salariali dignitosi.

Dopo questa manifestazione abbiamo assistito ad un deciso cambiamento nell’atteggiamento delle controparti, che ha portato, due mesi dopo, al rinnovo, trovando un accordo che soddisfa sia i sindacati confederali che gli imprenditori; e speriamo anche i lavoratori.


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