Gli attivi nazionali delle delegate e delegati della TDS, della DMO e della Distribuzione Cooperativa hanno sancito la rottura dei tavoli per i rinnovi dei rispettivi CCNL.
Contratti scaduti ormai da quattro anni che pesano come un macigno sulle lavoratrici e lavoratori che, dopo la fase Covid, si trovano ad affrontare da due anni un’onda inflattiva causata anche da guerre e crisi energetiche frutto di speculazioni proprie del capitalismo.
Se per le imprese del settore è stato naturale contrastare la crisi attraverso l’aumento dei prezzi, non altrettanto semplice è invece spingerli ad adeguare salari e normative contrattuali a favore dei propri dipendenti.
Il tempo dell’attesa è terminato: vogliamo il rinnovo del contratto e vogliamo che questo rinnovo recuperi la centralità della contrattazione all’insegna del coinvolgimento, della condivisione dei risultati e della produttività. Un contratto che sia uno strumento esigibile e concreto, dove lo spazio negoziale deve trovare un suo equilibrio ed una sua ragion d’essere.
Per queste ragioni, ritengo condivisibile la scelta di FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS di proclamare lo stato di agitazione, che porti allo sciopero dei settori del commercio e dei servizi, con lo svolgimento delle assemblee in tutti i luoghi di lavoro, per aggiornare lavoratrici e lavoratori sullo stato della trattativa e sulle iniziative di lotta. E’ indispensabile contrastare con decisione le posizioni datoriali che impediscono il raggiungimento di intese di rinnovo contrattuali dignitose per chi lavora nel settore.
Il contratto ci spetta, è l’ora dei rinnovi! Questo il nostro slogan.
Aggiungiamo, come spinta motivazionale verso tutte le compagne e i compagni di lavoro, che “chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso!”.