Nei numeri di gennaio e febbraio del 2025 – per la prima volta dalla pubblicazione di “reds”, nel 2012 – mancava la firma di Frida Nacinovich, giornalista professionista, già giornalista parlamentare per il quotidiano “Liberazione” e assistente parlamentare al parlamento europeo,autrice di libri pubblicati anche dalla Ediesse, collaboratrice di “sinistra sindacale”, articolista per “collettiva” ed altre testate on line o su carta.
Profonda conoscitrice della politica italiana, cronista della crisi del sistema parlamentare della Prima repubblica, Frida è stata ed è anche una grande intervistatrice. Lo ha fatto con i politici italiani, con artisti, intellettuali, ma lo ha fatto anche dando voce con la rubrica “L’officina del lavoro” prima sul web e poi su “Sinistra sindacale”, alle delegate e ai delegati che ogni giorno testimoniano con l’azione, la forza, la determinazione e le difficoltà della classe lavoratrice e del sindacato.
Frida era stata assunta da un’azienda di servizi che cura l’ufficio stampa di una categoria della CGIL e aveva continuato a scrivere anche per noi, senza problemi. Per “inFlai” ha realizzato indagini, articoli e interviste, sui lavoratori dell’agroindustria, delle campagne e sulle loro lotte e vertenze.
Negli ultimi tempi le era stato rimproverato, anche per iscritto, di pubblicare articoli con noi e non solo. I padroni si sa sono autoritari e procedono per ukase. Oggi Frida ha risolto il suo rapporto di lavoro con quella agenzia.
I particolari non vale la pena di narrarli, se non per dire che Frida ha visto riconosciute le sue ragioni e salvaguardata la sua dignità di giornalista professionista, di dipendente e di compagna.
Salutiamo con affetto, Chiara Luce che ha firmato in vece di Frida Nacinovich gli articoli di cronaca politica di gennaio e febbraio.
Bentornata Frida!